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9 Nombre 2025 DEDICAZIONE DELLA BASILICA LATERANENSE Questa domenica cade il 9 di novembre, che è la festa della Dedicazione della Basilica Lateranense, a Roma, considerata la Chiesa Madre perché è il luogo simbolo del Cristianesimo e la prima sede ufficiale dei papi. È probabile che qui o nei dintorni fosse sepolto l'apostolo Pietro. La Basilica fu costruita dall'imperatore Costantino nel IV secolo, mentre era in carica papa Silvestro I (314-335), dedicata ai due grandi "Giovanni", cioè Giovanni Battista e Giovanni apostolo: doveva essere la cattedrale più importante della cristianità. Rimase la residenza dei papi per circa un millennio, fino a quando la Sede Apostolica si trasferì nella grande chiesa di San Pietro, altrettanto antica, poi ricostruita come la vediamo oggi in Vaticano. Questo giorno è dunque l'occasione per ripresentare le origini del Cattolicesimo, confermando la nostra fede nella Chiesa di Cristo fondata sugli apostoli, sugli imperatori, sui papi, sui martiri e sui santi che nei secoli la onorarono. Queste opere meravigliose, costruite da operai e da artisti di grande talento, fede e buona volontà, promosse e finanziate con generosità ed entusiasmo dai fedeli, costituiscono il segno perenne e concreto della potenza di Dio e del suo Figlio Gesù Cristo, che per mezzo della Chiesa Cattolica proclama al mondo la sua eterna Parola di verità e di vita. Non c'è salvezza all'infuori della Chiesa. Ciò non significa che chi non è cristiano non possa salvarsi, bensì che nelle altre religioni non c'è Dio in tutta la sua pienezza, spesso nascosto e travisato da errori, superbie e limitazioni umane. Appartenere alla Chiesa Cattolica è dunque garanzia di salvezza, purché chi vi appartiene non sprechi la salvezza garantita, cioè sperda o non usi il dono ricevuto. Oggi, dunque, noi siamo in festa, ricordando le nostre radici cristiane, confermando la nostra fede nell'unico e vero Dio e consacrando la nostra appartenenza alla Chiesa di Cristo. Infatti non sono le pietre,le colonne, le cupole, le statue, i marmi, i mosaici, i dipinti, che danno gloria a Dio e lo onorano maggiormente, quanto piuttosto la consacrazione del cuore umano alla Volontà di Dio. Come dice l'apostolo Pietro: Voi venite impiegati come pietre vive per la costruzione di un edificio spirituale, per un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, per mezzo di Gesù Cristo. A noi è dato l'onore di appartenere alla stirpe eletta, al sacerdozio regale, alla nazione santa, al popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere meravigliose di lui che ci ha chiamati dalle tenebre alla sua ammirabile luce. I veri luoghi di culto che il Signore gradisce molto da noi, non riguardano tanto le grandi basiliche e cattedrali costruite dall'uomo, seppur bellissime e degne di venerazione per la fatica e la fede con la quale furono, quanto piuttosto i nostri cuori. Dio infatti vuole abitare in noi, per fare di noi un terrestre paradiso dove Egli possa ancora "passeggiare alla brezza del giorno" (Gn 3,8) e gioire delle sue creature, gioire dei suoi figli, per anticipare in Lui quella gioia che sarà definitiva nel suo Regno. Disse Gesù alla Samaritana: È giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità. Sì, adoriamo il Padre in spirito è verità, perché Egli cerca quegli adoratori che lo amino in vera santità.
P.Enzo Redolfi |
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