Giovedì, 18 Apr 2024
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"Difendo l'unità della Chiesa"

Papa Francesco: Motu proprio sulle messe in latino, "uso distorto"

Le messe in latino e con il sacerdote rivolto verso l'altare non si potranno più celebrare nelle chiese parrocchiali, eccetto casi straordinari autorizzati dal vescovo diocesano. "L'intento pastorale dei miei Predecessori" proteso al "desiderio dell'unità" è stato "spesso gravemente disatteso" scrive il Papa in una lettera ai vescovi del mondo Tweet Immagine di repertorio Papa Francesco, dimesso dal Gemelli, è tornato in Vaticano: "Ringrazio tutti" Angelus, il Papa si affaccia dal decimo piano del Gemelli: "Grazie per vicinanza e sostegno" 16 luglio 2021 Stretta di Papa Francesco sulle messe celebrate in rito antico. Il Pontefice ha pubblicato un Motu Proprio che modifica le norme delle celebrazioni nella liturgia precedente il Concilio. Saranno i vescovi ad essere responsabili delle disposizioni. Le messe in latino e con il sacerdote rivolto verso l'altare in ogni caso non si potranno più celebrare nelle chiese parrocchiali. E' "una situazione che mi addolora e mi preoccupa", scrive il Papa in una lettera ai vescovi del mondo, sottolineando che "l'intento pastorale dei miei Predecessori" proteso al "desiderio dell'unità" è stato "spesso gravemente disatteso". Papa Francesco, nella lettera ai vescovi con la quale spiega le motivazioni delle nuove norme che disciplineranno le messe in rito antico,sottolinea "un uso strumentale del Missale Romanum del 1962, sempre di più caratterizzato da un rifiuto crescente non solo della riforma liturgica, ma del Concilio Vaticano II, con l'affermazione infondata e insostenibile che abbia tradito la Tradizione e la 'vera Chiesa' ". Messa in latino, si cambia. Dopo che Benedetto XVI, per venire incontro ai lefebvriani e agli altri tradizionalisti, aveva liberalizzato con il motu proprio Summorum pontificum (2007) il messale preconciliare, la cosiddetta "messa in latino", papa Francesco abroga quella svolta e torna a ribadire, con il motu proprio Traditionis Custodes firmato oggi, che "i libri liturgici promulgati dai santi Pontefici Paolo VI e Giovanni Paolo II, in conformità ai decreti del Concilio Vaticano II, sono l'unica espressione della lex orandi del Rito Romano".   Francesco spiega che la decisione nasce da ampie consultazioni svolte negli anni scorsi per verificare l'attuazione della Summorum pontificum che, scrive, "hanno rivelato una situazione che mi addolora e mi preoccupa, confermandomi nella necessità di intervenire. Purtroppo l'intento pastorale dei miei Predecessori, i quali avevano inteso 'fare tutti gli sforzi, affinché a tutti quelli che hanno veramente il desiderio dell'unità, sia reso possibile di restare in quest'unità o di ritrovarla nuovamente', è stato spesso gravemente disatteso.

Una possibilità offerta da san Giovanni Paolo II e con magnanimità ancora maggiore da Benedetto XVI al fine di ricomporre l'unità del corpo ecclesiale nel rispetto delle varie sensibilità liturgiche è stata usata per aumentare le distanze, indurire le differenze, costruire contrapposizioni che feriscono la Chiesa e ne frenano il cammino, esponendola al rischio di divisioni". Da qui la decisione di abrogare ogni disciplina precedente, e regolamentare, caso per caso, tramite la responsabilità dei vescovi diocesani, la possibilità di concedere in via straordinaria la celebrazione della messa spalle al popolo, secondo il messale pre-conciliare del 1962. "I presbiteri ordinati dopo la pubblicazione del presente Motu proprio, che intendono celebrare con il Missale Romanum del 1962, devono inoltrare formale richiesta al Vescovo diocesano il quale prima di concedere l'autorizzazione consulterà la Sede Apostolica", sancisce Francesco. "I presbiteri i quali già celebrano secondo il Missale Romanum del 1962, richiederanno al Vescovo diocesano l'autorizzazione per continuare ad avvalersi della facoltà". E' per difendere l'unità del Corpo di Cristo che mi vedo costretto a revocare la facoltà concessa dai miei Predecessori. L'uso distorto che ne è stato fatto è contrario ai motivi che li hanno indotti a concedere la libertà di celebrare la Messa con il Missale Romanum del 1962". - See more at: http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Papa-Francesco-Motu-proprio-sulle-messe-in-latino-uso-distorto-acc0b436-9693-4445-9151-258f1d67fae5.html

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

11 ottobre 1962

Inizia la prima sessione del Concilio Vaticano II.

Dall’omelia di San Giovanni XXIII, la cui festa

cade proprio oggi 11 ottobre

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